Cosa sono i 5 Ritmi? Una domanda, molteplici risposte.

La più evidente: una meditazione in movimento.

Una danza per ritrovare il proprio sentire.

Una pratica spirituale.

La mia risposta: creatività, preghiera, gratitudine.

Ecco i 5 Ritmi che compongono l’Onda, la pratica di movimento che danziamo:

Fluire

Staccato

Caos

Lirico

Quiete

Fluire

Prendo a prestito le parole di Gabrielle Roth, in La danza dei 5Ritmi, Enrico Damiani Editore, per raccontarvi questa pratica meravigliosa :

Fluire, il potere dell’essere
Liberare il corpo per sperimentare il potere dell’essere.
Sentite il ritmo del vostro respiro l’espandersi e il contrarsi della cassa toracica. Seguite questo ritmo fluido, acceleratelo, esageratelo: inspirare, sollevare, espandere, aprire; poi espirare, abbassare, contrarre, chiudere. Cavalcate quest’onda di movimento più e più volte fino a che vi stiracchiate come un gatto che si sta svegliando.(…)
Respirando profondamente, non ci sono angoli acuti nei vostri movimenti, solo curve, cerchi di movimento infiniti, ogni gesto che evolve nel successivo. Il vostro corpo è diventato un mare di onde, un movimento costante, ritmico e potente radicato nella terra, rilassato e centrato, che scorre in tutte le direzioni. 

Staccato

Prendo a prestito le parole di Gabrielle Roth, in La danza dei 5Ritmi, Enrico Damiani Editore, per raccontarvi questa pratica meravigliosa :

Staccato, il potere dell’amore
Cominciate a muovervi con movimenti netti, staccati, definiti, ognuno con un principio e una fine. Diventate un tutt’uno con il battito dei tamburi, le gambe e le braccia diventano strumenti a percussione, battono il suolo e lo spazio intorno a voi. Siete un’incarnazione del ritmo staccato, il tronco che si contorce bruscamente, le braccia distese, i piedi che battono, una cosa sola con il vostro pulsare, vivi nell’aria, espirando con un movimento, ispirando la vita con il successivo. Il vostro corpo sussulta, ondeggia, si blocca, cerca le sue sequenze e le ripete continuamente fino a che queste non muoiono e nasce una nuova sequenza. State suonando il jazz con il vostro corpo. 

Caos

Prendo a prestito le parole di Gabrielle Roth, in La danza dei 5Ritmi, Enrico Damiani Editore, per raccontarvi questa pratica meravigliosa :

Caos, il potere della conoscenza
Ora il battito accelera, il ritmo cresce. State superando il limite e precipitando nel caos. Perdete il controllo, affogate nel ritmo. Siete trascinati in una sorta di rito primitivo, state cadendo sempre più nel profondo di voi stessi, siete in una trans cosciente. Il vostro corpo sta volteggiando, inerte come una bambola di pezza ubriaca, la spina dorsale si contorce, la testa si abbandona, le mani volano, i piedi sono prigionieri del ritmo. Vi sentite elettrici, come se foste collegati a un enorme trasformatore. Il cuore sempre esplodere, il cervello è in folle, siete completamente vivi e totalmente caotici.

Lirico

Prendo a prestito le parole di Gabrielle Roth, in La danza dei 5Ritmi, Enrico Damiani Editore, per raccontarvi questa pratica meravigliosa :

Lirico, il potere della visione
Ora atterrate dolcemente come una piuma sul lato leggero di voi stessi, nel ritmo lirico. Il vostro corpo descrive anelli aggraziati come in un valzer. Questi movimenti lirici sono squisiti come un dolce frutto, giocosi come una lontra, vi cullano con una brezza estiva. Leggeri e ariosi vorticate come una ballerina sempre più lentamente fino a rimanere immobili. (…)
I movimenti sono aerei, giocosi; i piedi a malapena toccano il suolo, scivolate, piroettate, volteggiate senza sforzo. Vi sentite agili come un cervo; ogni cosa è una nuova scoperta, una fonte di benessere. È il movimento della gioia serena, della celebrazione. 

Quiete

Prendo a prestito le parole di Gabrielle Roth, in La danza dei 5Ritmi, Enrico Damiani Editore, per raccontarvi questa pratica meravigliosa :

Quiete, il potere della guarigione
Crollate al suolo, sentendo il vostro respiro salire scendere, espandersi e contrarsi. La Quiete è uno stato dell’essere, dell’essere vivi. Vi sentite raggianti, trasformati, estatici. Il vostro corpo è immobile, ma dentro di voi ogni cosa è viva e in movimento. (…)
Il movimento diventa interiore, un sentimento di vuota pienezza, di concentrazione, di vibrante presenza. Vi muovete al rallentatore, oppure vi muovete e vi fermate, vi muovete e vi fermate, sentendo i vostri piedi, la vostra faccia, le vostre mani, tutto il vostro corpo.
Il respiro è profondo, la vitalità intensa. Il tempo è adesso, il luogo è qui.
Ogni gesto è totale, misurato, il corpo è il respiro, lo sguardo diretto.